La
migliore risposta che la Warner-DC poteva dare al successo di
Avengers Endgame della rivale Marvel.
Joker
è un film delle origini sull'omonima nemesi di Batman. Ma stavolta
in una versione realistica che concede poco all'immaginario
fumettistico, pur collegandosi ampiamente al materiale di origine. Il
riferimento di partenza non può non essere il Nolaniano Cavaliere
Oscuro, ed il criminale interpretato magistralmente da Heath Ledger.
Ma qui l'acceleratore viene schiacciato al massimo, per illustrare la
strada che porta un cittadino sociopatico a diventare un criminale
sociopatico. Il tutto guardando la storia dal punto di vista proprio
del Joker, che alla fine si rivela essere una vittima ancor prima di
carnefice. Vittima della struttura famiglia (che non lo salva dalle
violenze) e dalla struttura società. Tutto il film sembra un grande
j'accuse alla mancanza di empatia della società capitalista e dello
show business che ne è lo strumento. Il film riesce quindi a
parlare a tanti elementi della politica degli ultimi anni. Non un
caso se il villain ad un certo punto sembra essere proprio il padre
di Bruce Wayne, miliardario e candidato sindaco un po' allergico ai
pezzenti.
Violenza
esplosiva sebbene limitata in precisi episodi, in un'ambientazione
tipicamente anni settanta, citando i primi film di Scorsese come Taxy
Driver e Re
per una Notte.
E
su tutto un trionfante Joaquin Phoenix, bravissimo nel fare sintesi
tra i disturbi mentali del protagonista e la figura disturbante del
clown.
Unico
neo: il film sarebbe stato perfetto se fosse finito cinque minuti
prima con le immagini del trionfo dei
Joker, invece che con un semi-rassicurante finale.
JOKER
di
TODD PHILLIPS
con
Joaquin Phoenix, Robert De Niro / USA / 118’
VINCITORE DEL LEONE D'ORO MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2019