sabato 1 settembre 2018

A STAR IS BORN di B. Cooper - MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2018

A Bradley Cooper il successo come attore non bastava. E così ha deciso di dirigere per la prima volta una pellicola, prendendo come soggetto un classico di Hollywood, E' NATA UNA STELLA, che ha avuto una versione per ogni generazione di spettatori. E qui forse sta il maggior limite del film. La prova degli attori è buona, con protagonisti lo stesso Cooper, e Lady Ga Ga perfetta nella parte, in un indovinato corto circuito tra personaggio dentro il film e personaggio fuori dal film. Aggiungiamo poi tra i ruoli secondari quella fantastica e sempre fissa faccia da roccia texana che è Sam Elliot. Le parti musicali poi sono semplicemente (per chi scrive) emozionanti, trascinando la prima (e migliore) parte della pellicola. È nella seconda parte, però, che il peso dell'ormai classica storia della ragazza qualunque destinata al successo, e del suo amato pigmalione destinato alla caduta, trascina tutto eccessivamente nel già visto. Eppure saprà strappare le emozioni allo spettatore più sensibile.

THE MOUNTAIN di R. Alverson -MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2018

Un ragazzo (Tye Sheridan)con un'espressione un po' lobotomizzata, ma senza essere lobotomizzato, poco dopo la morte del padre riceve la visita di un medico che esegue lobotomie in giro per gli ospedali. Il medico, che tempo prima aveva pure lobotomizzato la madre del protagonista, assume il ragazzo come assistente per fotografare pazienti prima e dopo la lobotomia. Tra questi, anche una ragazza di cui il giovane si innamora. Una volta lobotomizzata lei, per non essere di meno si fa fare pure lui una bella lobotomia. Viaggio nell'aspetto più deprimente (in tutti i sensi) degli USA degli anni cinquanta, con unico neo positivo la recitazione esuberante di Jeff Goldblum nella parte del medico. Ma Jeff stavolta non vale il prezzo della depressione.

FIRST MAN (IL PRIMO UOMO) di D. Chazelle -MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2018

Damien Chazelle torna al Cinema, a distanza di due anni da La La Land, con un biopic sull'astronauta Neil Armstrong, primo uomo a mettere piede sulla Luna con la storica missione Apollo. Il film viaggia su due livelli: da una parte le difficili prove a cui erano sottoposti questi “pionieri” spaziali, dall'altra il percorso personale del protagonista (Ryan Gosling, perfetto nella parte di questo ingegnere poco espansivo e sprofondato nel lavoro) e della sua famiglia. Pur essendo un po' lenta, la pellicola riesce a mescolare efficacemente lo spazio cosmico infinito, e la minacciosa precarietà delle claustrofobiche cabine di pilotaggio di queste missioni. Ma il regista non si limita a rappresentare un'epopea storica e spaziale; a fare da filo conduttore è anche il tema della elaborazione del lutto per la morte di un caro. Il viaggio verso la luna di Neil è anche il viaggio per ricongiungersi con la figlia scomparsa.