mercoledì 2 settembre 2009

PERQUISITI AL LIDO

Sarà la crisi internazionale, sarà vallettopoli, l'influenza suina o il complotto dei giornali comunisti stranieri, ma qui al Lido si respira aria di decadenza. Tra i cantieri per il nuovo palazzo del cinema e gli allestimenti ancora tutti da montare, si aggirano ancora pochi sparuti giornalisti, pardon, critici accreditati: che fine hanno fatto? Forse arriveranno più avanti. Intanto manca il foglio giornaliero di Ciak, che fino all'anno scorso portava un po' d'ironia alla manifestazione con i fumetti di Stefano Disegni. Forse avranno perso l'appalto, ma quest'anno il Daily lo fa Variety. E dopo essere sopravvissuti ai 150 minuti (ripeto, 150) delle cronache sicule di Tornatore con Baaria, è quasi impossibile trovare qualcosa di cui cibarsi. E anche bere comporta problemi. Fino all'anno scorso c'era una fontanella d'acqua potabile, dove si abbeveravano i cinefili assetati più poveri. Quest'anno ci hanno costruito intorno un cubo esplicativo del nuovo palazzo del cinema (praticamente un gigantesco ovulo alieno). Nel tentativo di trovare la fontana mi sono ritrovato in un posto di blocco dove poliziotti solerti mi hanno perquisito ed ispezionato. Si, perchè al lido c'è un dispiegamento di forze dell'ordine come se dovesse sbarcare il Papa in gondola. Praticamente ci sono più poliziotti antisommossa che appassionati di cinema. Sarà il segno dei tempi...

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